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Ciò che dicono i bambini della loro esperienza con la Pratica Psicomotoria può aiutare a far intuire agli adulti perché tale attività lasci un segno indelebile nella loro vita e per la loro vita.
La rabbia è un’emozione che spesso ci mette in difficoltà: di fronte ad un bambino arrabbiato non è facile stare calmi e spesso si finisce per perdere il controllo o provare sentimenti di inadeguatezza e impotenza. Eppure la rabbia è un’emozione come le altre e come tale ha diritto di esistere e di manifestarsi in forme che, se dapprima sono solo pulsione, con il tempo possono diventare accettabili e più controllate.
La possibilità di costruirsi come persone autonome e indipendenti e di vivere una vita piena e in salute passa attraverso la fatica di separarsi, fatica che per i bambini rappresenta un compito evolutivo importantissimo e per i genitori una grandissima, ma obbligatoria sfida in nome dell’Amore per i propri figli.
Le esperienze precoci che viviamo nella relazione con l’altro ci condizionano per tutta la vita e talvolta possono produrre delle tensioni croniche. Tuttavia possiamo far sì che queste non ci limitino nella possibilità di vivere una vita piena e soddisfacente grazie alla neuroplasticità e ad attività specifiche rivolte sia ai bambini che agli adulti come la PPA e la bioenergetica.
L’unità di sé è qualcosa che si costruisce a partire dal vissuto del corpo in relazione e che ci permette di accettarci in tutte le nostre parti ed essere persone intere ed integre capaci di affrontare le avversità della vita e le sconfitte rimanendo ben saldi sui nostri piedi.
Per essere psicomotricisti PPA è richiesta una formazione triennale che comprende la formazione teorica, la formazione personale attraverso la via corporea e il tirocinio osservativo. Nessuna persona che non sia formata in questo modo dovrebbe svolgere la Pratica Psicomotoria con i bambini.
L’uso dei device in età evolutiva rappresenta un problema di salute, laddove per salute intendiamo, come da definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale, aspetti interconnessi e non separati. Gli schermi interferiscono con la salute a tutti questi livelli.
Avere delle aspettative su come dovrebbe essere un bambino è normale, ma la vera sfida per i genitori (e non solo) è permettere al bambino di poter esprimere davvero la sua identità al di là di credenze e idee limitanti.
Psicomotricità e pratica psicomotoria sono termini utilizzati spesso in modo intercambiabile, ma in realtà si riferiscono a due cose diverse, il primo ad un aspetto dello sviluppo del bambino, il secondo ad un’attività specifica per favorirlo e accompagnarlo.
Nell’ambito della pratica psicomotoria, in cui negli anni sono state sviluppate varie differenti proposte, si inserisce la Pratica Psicomotoria Aucouturier, l’originale pratica nata più di 50 anni fa che mette al centro la spontaneità di apprendimento del bambino attraverso l’azione e il gioco.
Un sito a cura della Psicologa e Psicomotricista Martina Agnoli per far conoscere in modo semplice vari aspetti dello sviluppo infantile e della genitorialità, con un focus particolare sulla Pratica Psicomotoria

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Esporre i bambini agli schermi ha conseguenze importanti per la loro salute e per i loro apprendimenti. Anche il gioco ne risente in quanto le immagini offerte dai device spesso si sostituiscono a quelle che il bambino dovrebbe poter trovare dentro di sè e che noi adulti dobbiamo preservare in quanto fondanti la possibilità di costruirsi come persone che stanno bene con sè e con gli altri.
L’essere umano per stare bene deve poter rappresentare il proprio stato interiore, cioè esprimerlo. Nei bambini questo avviene in modo privilegiato attraverso l’azione e il gioco spontaneo per poi andare verso altre forme di espressione come il linguaggio verbale. Questo è anche l’itinerario di maturazione psicologica offerto dalla pratica psicomotoria al bambino.
Tutti i genitori hanno delle aspettative nei confronti dei propri figli, ma quando queste diventano eccessive o rigide e non tengono conto delle reali caratteristiche del bambino si può andare incontro ad alcuni rischi.
Come i percorsi di pratica psicomotoria possono aiutare i bambini nei momenti di cambiamento come ad esempio l'inizio dell'asilo o della scuola?
Il gioco spontaneo è uno strumento eccezionale al servizio dell’essere umano in divenire che permette al bambino di crescere in modo armonioso, esprimendo le sue emozioni e i suoi pensieri più profondi e costruendo le sue conoscenze.

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